E' di pochi minuti fa, la notizia che Mario Monicelli, 95 anni, si è suicidato gettandosi dal quinto piano del reparto di urologia dell'ospedale San Giovanni di Roma, dove era ricoverato per una grave malattia.
Mario Monicelli non ha bisogno di presentazioni e scrivere di lui in un post sarebbe davvero riduttivo: ai lettori che desiderano approfondire l'importanza del regista toscano per il cinema italiano, consiglio di leggere in rete le pagine a lui dedicate.
Personalmente ho avuto l'onore di incontrare Mario Monicelli in una rassegna cinematografica qualche anno fa: ricordo l'emozione che provai nel trovarmi in front of one of the most significant of the Italian cinema and beyond, remember his amazement at seeing a young boy interested in shaking his hand and congratulate him for his extraordinary work.
He told me that he liked the fact that a young man he knew who he was, never mind.
Those few minutes, have left the image in my mind, indelibly, a director at that time already more than eighty years old, available to the public and extraordinarily humble.
Italian cinema not only lost a great director, I like to remember him this way, through some of his masterpieces:
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